Palazzo Ducale, Urbino

Settori:
1. Materiali lapidei, musivi e derivati.
2. Superfici decorate dell’architettura.
4. Manufatti scolpiti in legno, arredi e strutture lignee.

Nato dall’accorpamento di due edifici distinti e più antichi, Palazzo Ducale vide il suo più grande ampliamento a partire dal 1454. Da questo momento numerose saranno le ristrutturazioni, anche pesanti, che dovrà subire l’edificio, fino al 1631, anno in cui diventerà sede del Legato Apostolico fino all’Unità d’Italia. Di conseguenza, dato il numero di fasi esecutive e l’eterogeneità delle sue funzioni, l’esecuzione dei saggi stratigrafici era doverosa.

L’esito delle analisi ha contribuito a individuare le decorazioni presenti nei vari ambienti al di sotto degli strati di tinteggiatura. Tutti i saggi sono stati eseguiti a bisturi evidenziando, con numeri progressivi, la successione di campiture cromatiche trovate.

Le operazioni effettuate sono di seguito riportate brevemente. Rimozione meccanica dello scialbo, incrostazioni, ridipinture sottili o strati parzialmente aderenti con l’utilizzo di bisturi e piccoli strumenti meccanici di precisione; pulitura sommaria a secco della superficie da polvere e depositi incoerenti, con spazzole, spugne e piccoli spazzolini a setole morbide; rimozione meccanica di stuccature inidonee per composizione o morfologia; ristabilimento dei distacchi tra muratura ed intonaco di supporto del dipinto; fissaggio della pellicola pittorica; stuccatura di lacune e lesioni; ripristino della leggibilità della decorazione con velature ad acquerello; protezione finale della pellicola pittorica.

Discorso a parte meritano i camini. Tutti e tre i camini dell’appartamento del Duca, tra i quali spicca il camino degli Angeli, sono composti di elementi lapidei finemente lavorati a rilievo e impreziositi da decorazioni a foglia d’oro e smalti azzurri. Considerato il valore degli elementi architettonici trattati, ogni fase di restauro è stata preceduta da saggi, prove e campionature attentamente valutate dalla Direzione Lavori. Sono stati effettuati 7 prelievi per caratterizzare, mediante analisi chimiche, sia le patine presenti sull’opera, sia le caratteristiche chimico-mineralogiche delle decorazioni. In seguito ad analisi dei risultati ottenuti con lo studio chimico e con l’ausilio dei restauratori interni a Palazzo Ducale, è stato messo a punto il progetto esecutivo di restauro. Il Camino degli Angeli necessitava di un rinforzo strutturale, diversamente dagli altri. L’intervento di consolidamento strutturale, necessario per la presenza di lesioni nell’architrave decorata con angeli, non risulta visibile dall’esterno, ma è apprezzabile osservando l’interno della cappa. Si è trattato di un intervento importante, con l’inserimento di tiranti, cuciture e armature in acciaio, tutte collegate al supporto murario per consentire lo scarico delle parti lapidee decorate.