Inaugurazione delle celebrazioni
Per il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri
Tomba di Dante Alighieri
Settori:
1. Materiali lapidei, musivi e derivati.
2. Superfici decorate dell’architettura.
Costruita nel biennio 1780-81 dall’architetto Camillo Morigia su commissione del cardinale legato in Romagna Luigi Valenti Gonzaga la tomba, a pianta quadrata, è a forma di tempietto neoclassico coronato da una piccola cupola rivestita in lamina di piombo. Presenta una facciata esterna molto semplice, con una porta sovrastata dallo stemma arcivescovile del Cardinal Gonzaga, e sulla cui architrave è scritto, semplicemente e in latino: Dantis poetae sepulcrum.
L’ intervento inaugurato in occasione del la cerimonia di apertura delle celebrazioni del 700° anniversario della morte del sommo poeta, ha riguardato sia l’interno che l’esterno del piccolo sepolcro, nel dettaglio:
- l’apparato esterno – pietra d’istria naturale e pietra artificiale ovvero l’intonaco accuratamente lavorato a simulazione della pietra, oltre alla revisione delle coperture che sono in lamina di piombo e rame.
- L’apparato interno – intonaci e stucchi oltre a tutti i marmi che rivestono le superfici verticali, incluso il sarcofago, la pavimentazione e tutti gli elementi d’arredo (targhe commemorative, colonna, leggìo, e mensole).
Per quanto riguarda l’apparato decorativo esterno, va sottolineato che l’intervento dalla fase conoscitiva iniziale è stato indirizzato alla ricerca di elementi e dettagli originari, allo scopo di rivalorizzare il sepolcro, cercando di riprendere e riprodurre l’idea originaria di Monumento Sobrio e Classico, progettato e voluto l’architetto Camillo Morigia.
In relazione a ciò, l’intervento è stato realizzato a seguito di una fase preliminare di studi, ricerche e indagini conoscitive, mirate a ricercare e analizzare accuratamente quanto di originario rimasto ricercando dettagli significativi ed effettuando analisi stratigrafiche di laboratorio atte a documentare la successione stratigrafica.
Dell’apparato decorativo originario è rimasto ben poco, le parti più importanti di intonaco antico originale, a cui ci siamo strettamente ispirati per la riproposizione dell’apparato decorativo complessivo, sono state lasciate a vista e sono visibili sulla facciata sopra la 1° cornice.